
Lo scorso mese, febbraio, è stato ricco di avventure. Dopo il nostro road trip nelle terre siciliane (di cui vi parleremo in un prossimo post) siamo volati nel deserto dell’Arizona, per partecipare alla conferenza OTR organizzata dall’associazione TIA, Tire Industry Association. Quindi, il 21 febbraio siamo partiti alla volta deli Stati Uniti. Destinazione Tucson.
A differenza dello scoro anno, alla conferenza hanno partecipato sia Camilla che Pablo, che si sono sicuramente fatti notare grazie alle giacche brandizzate VM Rubber. (Abbiamo preso nota di tutte le richieste e faremo il possibile per tornare l’anno prossimo con una buona selezione di taglie da regalare.)
Come da format ormai ben consolidato, l’evento si è svolto nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì, con un programma fitto di eventi. Arrivato al suo sessantottesimo anno, l’evento ha toccato numeri da record con 500 persone da 13 Paesi (dati confermati dal CEO TIA Richard “Dick” Gust), più di 70 tavoli espositivi e 12 sessioni formative su argomenti quali legislazione, sostenibilità, previsioni economiche, relatori motivazionali e training.
Abbiamo particolarmente apprezzato la presentazione di Ana M. Arce, Bridgestone Americas, intitolata “Global commitment to Sustainability”, la demo in diretta sull’assistenza sugli pneumatici “OTR Tire Service Live Demo” e la presentazione di Doug Kershawdi BKT USA, su “Electric and automated technologies: the quiet revolution.” Vogliamo quindi condividere alcuni spunti di riflessioni e tematiche particolarmente ispiranti di queste sessioni di discussione.
- Bridgestone Americas si sta impegnando ad utilizzare prodotti meno impattanti a livello ambientale (come la pianta di Guayule, disponibile sul territorio statunitense e messicano) e focalizzandosi sull’economia circolare, ad esempio attraverso il processo di pirolisi che permette di recuperare il nerofumo. Su questo ultimo punto l’azienda ha creato una campagna assieme a Michelin. I due colossi vogliono promuovere assieme non solo l’uso del nerofumo ma anche di materiali riciclati. Ricordiamo che per economia circolare si intende anche il miglioramento della catena di fornitura e non solo il riuso dei materiali. Come appunto una materia prima disponibile in loco (Guayule) e proveniente da una coltura più sostenibile, invece che una materia prima da trasportare per chilometri.
- La demo in diretta su come effettuare una corretta e sicura sostituzione di un cerchio e anello movimento terra ha mostrato l’importanza di uno corretto svolgimento di tutti i passaggi. Cosa che, probabilmente, senza ausilio video non sarebbe stata possibile, o quanto meno non così diretta.
- La presentazione di BKT ha dato una lettura anticonvenzionale sulla transizione energetica e sui veicoli elettrici. Anticonvenzionale perché, a dispetto di quello che siamo abituati a sentire, ha raccontato l’altra faccia di questo cambio epocale che i Paesi iniziano a programmare. Non solo i benefici, come sicuramente la diminuzione di emissioni, ma quello che non siamo ancora pronti ad affrontare perché le risorse del nostro pianeta non lo permettono. Se la domanda e la spinta per la sostituzione dei veicoli a benzina/diesel con veicoli elettrici sarà in costante crescita (come previsto e auspicato da molti) ma senza un vero piano di azione da parte dei governi, la domanda di energia necessaria per ricaricare le batterie supererà l’offerta. Soprattutto, se non ci sarà un’approfondita valutazione sui pro del nucleare, che si sta dimostrando l’energia più sicura e pulita grazie all’evoluzione tecnologica, non si potrà parlare di vera sostenibilità. Altro dato fondamentale, e spesso sorvolato, è relativo ai materiali con cui sono fabbricate le batterie, la loro pericolosità, il loro smaltimento e da dove vengono ricavati questi materiali. Nello specifico Litio e Cobalto.
Questi e ad altri interventi ascoltati durante la conferenza ci hanno ricordato quanto sia importante guardare alle cose con mente aperta ma critica. Che le risposte vanno cercate prima di trovate. Come sempre molto divertenti anche gli interventi dei tre relatori: Billy Riggs “How to become a born leader”, Alex Weber “The Unstoppable you” e Roger Crawford “Turn change into opportunity”.
I momenti di networking sono stati piacevoli dandoci modo di interagire con clienti e fornitori con cui abbiamo già delle collaborazioni ben avviate, ma anche conoscere persone nuove. Ci hanno permesso di vedere punti di vista diversi sulla situazione economica locale e globale, sull’impatto che il conflitto russo-ucraino ha avuto oltre oceano, sull’inflazione e sulla carenza di forza lavoro. Abbiamo parlato anche di temi più leggeri, condividendo risate e aggiornandoci sull’ultimo anno.
Abbiamo anche esplorato i dintorni di Tucson, vistando il Sabino Canyon. L’Arizona è famosa per i suoi cactus giganti chiamati Saguaro e tipici del deserto di Sonora. Simbolo del west americano, raggiungendo un’altezza di 15 metri, con un’età media tra i 150 e 175 anni. Non potevamo certamente perdere l’occasione di scattare qualche foto in mezzo a questi giganti e fare un piccolo tour alla scoperta di un territorio così diverso rispetto a quello a cui siamo abituati.
Durante la cena finale del venerdì sera è stata rivelata il luogo della conferenza del prossimo anno: Las Vegas, Nevada. Ci vedremo lì?
Conference photo credit: Peter Kuhn di Credit Visual.